Viaggi low cost? 3 consigli basati sulla nostra esperienza personale

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Un commento che spesso si sente rivolgere chi come noi ha avuto una lunga esperienza di viaggio è “facile viaggiare gratis con il papi che ti mantiene“. E’ incredibile pensare a quante persone sui social sostengano fortemente che per fare un’esperienza come la nostra (7 mesi in Asia) serva una montagna di soldi e che quindi, di conseguenza, tu debba essere ricco oppure avere i genitori che ti mantengono.

Difficilmente si riesce a far loro comprendere che nella maggior parte delle volte, invece, sia tutta una questione di priorità che permette poi di partire per viaggi low cost. Certamente, secondo determinati standard mondiali siamo persone ricche, abbiamo infatti un tetto sopra la testa (in affitto, ma pur sempre un tetto), vestiti che ci tengono caldi e cibo per sfamarci. Tuttavia, sta nelle nostre scelte di vita quotidiane la capacità di risparmiare una determinata somma per spese che non riteniamo necessarie, come vizi vari, weekend in discoteca e vacanze di lusso.

A seconda della tipologia di vacanza o viaggio che si intende fare poi, le spese da sostenere possono essere molto diverse: esistono davvero viaggi low cost, o addirittura gratis (quasi).

Una vacanza in un resort 5 stelle in una località turistica nel mese di agosto sarà ovviamente molto costosa. A differenza, con il compromesso di adattarsi alla mancanza di determinati comfort, mangiando la cucina locale e immergendosi in realtà magari distanti dalle nostre, è possibile vivere esperienze autentiche a costo molto contenuto. Sta tutto nelle proprie decisioni e desideri.

Questo vuol dire che si può viaggiare gratis? Non direi, ma è ma è effettivamente possibile vivere certe avventure ad un prezzo low cost, a volte anche solo pagando un biglietto aereo. Come? Continua a leggere l’articolo!

viaggi low cost, giorno della partenza

DISCLAIMER:

In questo articolo parlerò della mia esperienza personale, per cui potenzialmente non condivisibile da tutti. Il mio scopo non è quello di criticare altri. Ritengo però che leggere un articolo così, prima di partire, mi sarebbe stato molto d’aiuto, per questo ho deciso di parlarne. N.B: questo articolo non è sponsorizzato, è una semplice e pura esternazione positiva di un’esperienza

Primo consiglio per viaggi low cost

Tra le svariate possibilità per vivere un’esperienza autentica risparmiando, c’è WWOOF (Worldwide Opportunities on Organic Farms), un programma work exchange culturale ed educativo incentrato sull’agricoltura sostenibile.
Iscrivendoti alla piattaforma, diventerai infatti un WOOFer e potrai connetterti con persone da diversi parti del mondo con cui, in cambio di alloggio e pasti, trascorrerai la quotidianità rurale aiutandoli nelle loro farm.

Come iscriversi a WWOOF?

E’ semplice, basta registrarsi sul sito web dell’organizzazione WWOOF del paese in cui desideri fare volontariato. L’iscrizione prevede la creazione di un account, la compilazione di un profilo e il pagamento di una quota associativa. Questa è annuale e puo’ variare a seconda del paese e dell’organizzazione a cui fai riferimento, per cui fai attenzione durante questa fase.

Come proseguire dopo l’iscrizione?

Una volta completata l’iscrizione, attraverso il tuo account cerca gli host che potrebbero interessarti e contattali per verificare la loro disponibilità e le aspettative di entrambi.

Prima di accettare un’offerta, assicurati di chiarire con l’host tutti i dettagli: durata del soggiorno, alloggio, pasti ed eventuali esigenze specifiche. Una volta fatto questo, preparati a viaggiare low cost e organizza il tuo viaggio e inizia la tua avventura!

Singapore, esperienza WWOOF Malesia

Pro e contro di questa esperienza?

Tra i pro, sicuramente c’è la possibilità di immergersi completamente in una nuova cultura, ampliando le proprie conoscenze in ambito agricolo e con una spesa davvero limitata. Questo scambio culturale permette infatti di trascorrere molto tempo nella natura promuovendo una buona causa: un’agricoltura piu’ sostenibile per l’ambiente.

Tra i contro, si possono nominare la fatica fisica e la necessità di adattarsi ad un ambiente diverso, spesso lontano dai comfort moderni. Tuttavia, forse sono proprio questi ‘contro’ a rendere l’esperienza ancora piu’ arricchente e stimolante rendendoci orgogliosi di contribuire ad una nobile causa.

L’ultimo ‘contro’ può essere il ‘non guadagno‘. Infatti lavorare con WWOOF non prevede una retribuzione (a meno che l’host non decida di darti qualcosina), rendendo sì l’esperienza del viaggiare gratis pura, ma senza dimenticare che prima o poi serviranno dei soldi per qualcosa. Quindi è da tenere a mente.

tempio Malesia, esperienza WWOOF Malesia

La nostra personale esperienza

Diversi mesi prima di partire, tramite WWOOF abbiamo concordato la permanenza di un mese presso una farm situata nell’area sud della Malesia. Fin da subito l’host è parso molto disponibile e carino nel farci sentire a nostro agio, sia prima della nostra partenza che una volta atterrati a Singapore.

La nostra sosta è stata complessivamente positiva, sebbene per nostra decisione non sia durata un mese. Questo perché nonostante i diversi pro elencati prima, probabilmente presi dall’entusiasmo, è stata programmata troppo presto nell’itinerario prefissato.

Immaginatevi di provare l’eccitazione di mollare tutto e partire finalmente alla scoperta dell’ignoto per poi, a pochi giorni dopo la partenza, trovarvi ‘bloccati’ in quello che sotto certi versi poteva essere visto come un ‘lavoro’ che non ci dava la piena libertà di cui sentivamo di aver bisogno soprattutto in quella fase iniziale. Volevamo viaggiare gratis, ma ci sentivamo frustrati. A posteriori, l’avessimo concordato in un altro momento del viaggio, sicuramente la cosa sarebbe andata diversamente.

Abbiamo dunque ascoltato il nostro cuore, parlato con l’host spiegando le nostre motivazioni e così, dopo una decina di giorni, siamo ripartiti percorrendo tutta la Malesia e via via. In seguito non abbiamo piu’ ragionato su questa possibilità dal momento che la vita in Asia è molto economica rispetto agli standard europei, dunque ci permetteva comunque di avere piena libertà ad un budget molto contenuto.

Mi ritengo comunque grata della realtà conosciuta e della possibilità che ci è stata concessa. Ammetto che sentivamo un grosso senso di colpa nel non rispettare i patti con l’host, ma il ciclone di emozioni che ci ha travolto nel primo periodo di viaggio ci rendeva difficile rimanere fermi in un posto unico, dove la nostra necessità di avventura e bisogno di forti emozioni non venivano soddisfatti.

In vista di altri viaggi futuri, sicuramente prenderemo nuovamente in considerazione questa opportunità o un altro work exchange.

Altre 2 alternative a WWOOF per viaggi low cost

Certo, WWOOF non è l’unica opportunità esistente per vivere esperienze genuine low cost. Tra le varie reti di work exchange (o di scambio di aiuto) su cui ci siamo informati, nominiamo Workaway e AuPairWorld. Concettualmente sono simili a WWOOF, con la differenza che la tipologia di manodopera richiesta non riguarda solo l’ambito dell’agricoltura sostenibile ma una gamma piu’ vasta di opzioni, dalla babysitter alle lezioni di lingua.

Informati bene prima di prenotare, valuta pro e contro di ogni opportunità e, secondo il tuo concetto di etica, considera se è un progetto sostenibile o piu’ uno sfruttamento di manodopera.

In alternativa, ci sono altre possibilità per viaggi low cost. Come? Tramite diverse app di Social Travelling. Personalmente, io e Marco abbiamo provato Couchsurfing, un servizio online che mette in contatto viaggiatori con locals da tutto il mondo che mettono a disposizione gratuitamente un divano o una camera dove dormire. In cambio, potresti preparare loro una cena oppure offrire a tua volta la tua disponibilità quando loro visiteranno il tuo stato. Quest’app permette concretamente di viaggiare low cost, senza ombra di dubbio

Oltre all’alloggio gratuito, Couchsurfing offre anche la possiblità di partecipare ad eventi e attività organizzate dalla community, creando opportunità per socializzare e conoscere altri viaggiatori e residenti. Noi ad esempio ci siamo ritrovati a mangiare cibo indiano a Kuala Lumpur insieme ad altri 5 viaggiatori, condividendo le nostre diverse esperienze e consigli! Così come tante altre esperienze.

Ti ho incusiorito in merito alla cucina malaysiana? Abbiamo scritto un articolo in merito, Malesia: una delle 5 cucine più buone al mondo.

Petronas Towers, Kuala Lumpur

Conclusione

In conclusione, esistono diverse possibilità per viaggiare gratis (o quasi), sta tutto nella volontà di mettersi in gioco e vivere esperienze alternative ma sicuramente arricchenti. Non serve per forza ‘avere i soldi del papi’, basta organizzarsi per tempo e trovare l’alternativa piu’ adatta a te.

In merito a viaggi low cost, ho dato dei consigli utili anche nel mio articolo relativo a Santorini.

Buon viaggio low cost, Nuovi Esploratori!

Giulia Dal Bianco

Da classica figlia modello a spirito libero in pochi anni. Grazie ai viaggi, ho scoperto diverse culture affascinanti e insieme a loro, una nuova me, più profonda e coraggiosa. Desidero condividere le mie esperienze per dare consigli autentici e permettere a tutti di vivere il proprio viaggio personale, fisico o meno.