Ostelli, hotel, homestay… ci sono spesso molte differenti opzioni tra cui scegliere quando si è in viaggio, ognuna con le proprie caratteristiche, apprezzabili o meno. A volte, per via dell’overtourism, sono perfino troppe: c’è spesso l’imbarazzo della scelta dell’offerta proposta, tanto da farci dubitare cosa faccia al caso nostro.
Informandoci per gli alloggi durante il nostro viaggio di 7 mesi nel sud-est asiatico, è comparsa una forma di soggiorno a noi prima sconosciuta, la Guest House. Chi è abituato a frequentare le zone asiatiche, saprà già come sia un’opzione molto diffusa, nuova però per noi al tempo inesperti di quella parte di mondo.
Se sei arrivato fin qui, è perché questa opzione probabilmente è comparsa anche a te e ti starai chiedendo ‘perché dovrei scegliere una Guest House’? Di seguito, raccolgo le sue principali caratteristiche + una chicca finale… scorri l’articolo per scoprirla!

DISCLAIMER:
In questo articolo parleremo della nostra esperienza personale, per cui potenzialmente non condivisa da tutti. Il nostro scopo non è quello di criticare altri. Riteniamo però che leggere un articolo così prima di partire ci sarebbe stato molto d’aiuto, per questo abbiamo deciso di parlarne.
Cos’è una Guest House?
Una Guest House è una piccola struttura ricettiva, spesso a conduzione familiare, con più stanze per gli ospiti. A differenza dell’homestay, dove dormi nella casa privata della famiglia ospitante, questa è un’opzione accogliente ma più ‘turistica’. È pensata principalmente per i viaggiatori e non per vivere insieme ai proprietari, garantendo così una maggiore privacy.
Offre un alloggio base, talvolta con colazione inclusa; ogni ospite ha la propria stanza privata, anche se i bagni possono essere condivisi.
Riassumendo:
| Aspetto | Guest House | Homestay |
| Definizione | Piccola struttura ricettiva, simile a un mini-hotel, spesso a gestione familiare. | Alloggio all’interno della casa di una famiglia locale. |
| Numero di ospiti | Più camere (da 3 a 10+), ospita diversi viaggiatori. | Pochi ospiti, spesso 1-2 stanze dedicate. |
| Privacy | Stanza privata (bagno privato o condiviso). Più indipendenza. | Camera privata ma spazi condivisi con la famiglia. |
| Atmosfera | Accogliente e informale, pensata per i viaggiatori. | Immersiva e personale: vivi la quotidianità con i padroni di casa. |
| Servizi | Colazione inclusa, a volte cucina comune, reception o check-in. | Pasti cucinati dalla famiglia, esperienze locali (cucinare, coltivare, tradizioni). |
| Esperienza culturale | Limitata: contatto con i gestori, ma principalmente come ospite. | Molto alta: interazione diretta con la famiglia e la comunità. |
| Prezzo | Economico, leggermente più caro degli ostelli ma più economico degli hotel. | Molto variabile, spesso più economico degli hotel, a volte “donazione” o contributo. |

Perché dovrei scegliere una Guest House come alloggio in Asia?
Ci sono vari motivi per cui una Guest House potrebbe rivelarsi la giusta tipologia di alloggio per te, vediamo insieme quali:
- Costo e accessibilità: come dicevo prima nella tabella, le Guest House tendono a costare meno degli hotel, rendendole una scelta attraente per chiunque abbia un budget limitato (es. backpackers, Aka: noi). Sono diffuse sia in città che in zone rurali, offrendo alternative economiche.
- Esperienza autentica: sono spesso gestite da famiglie locali che permettono l’uso di spazi comuni, come la cucina, dov’è possibile socializzare e vivere esperienze più autentiche rispetto a quelle offerte dagli hotel internazionali. Nella cucina di una guesthouse a Bali, ad esempio, ci siamo ritrovati con altri ospiti a cucinare la cena per tutti, famiglia compresa: un bel piatto di pasta alla carbonara. Il giorno seguente, sono stati i proprietari stessi a condividere con noi i segreti della cucina indonesiana. Un’esperienza che mi porterò per sempre nel cuore.
- Consigli locali: il proprietario spesso può offrire agli ospiti consigli veri e sinceri, racconti locali, aiutare per spostamenti o esperienze varie. È così che abbiamo scoperto delle piccole vasche termali nel nord di Bali, frequentate esclusivamente la locals perché sconosciute ai turisti.
- Servizi essenziali: le Guest House offrono il necessario (stanza, magari colazione, a volte cucina in comune) senza sovraccaricare con servizi costosi che molti viaggiatori non userebbero. Sono utili soprattutto per soggiorni brevi, viaggi itineranti, o per chi viaggia leggero.
- Vicino agli hub turistici: spesso si trovano in posizioni strategiche, vicino a mercati, ristoranti locali, attrazioni turistiche, trasporti pubblici. Permettono di esplorare senza dover dipendere da taxi o tour, favorendo un’esperienza low cost.

Per chi è adatta una Guest House?
È adatta per chiunque cerchi qualcosa di più di un alloggio dove dormire. In Asia le Guest House offrono esperienze uniche, autentiche, con la possibilità di toccare con mano la cultura locale mantenendo poi il proprio grado di privacy, quando desiderata.
Giovani viaggiatori, millennial, Gen Z, viaggiatori solitari, nomadi digitali, lavoratori da remoto… chiunque prediliga flessibilità, prezzi contenuti e possibilità di socializzazione.
Con questa opzione di alloggio inoltre, si supporta l’economia locale, con un occhio più attento nei confronti della sostenibilità ed eticità (tema a noi importante, come trattato anche in quest’articolo), argomenti sempre più in voga soprattutto nelle nuove generazioni.
La nostra esperienza personale, la Guest House a Bali
L’ultimo mese di viaggio lo abbiamo trascorso a Bali, dove abbiamo alloggiato per 30 giorni in un’amorevole Guest House di Ubud: la Pomelo Guest House.
Fin da subito, Kadek e la sua famiglia ci hanno accolti calorosamente, facendoci sentire a casa. La struttura dalla strada non è molto visibile, ma appena superato il giardinetto interno si arriva alle camere, 4 camere matrimoniali ciascuna dotata del proprio bagno privato e di un terrazzino vista verde. Le stanze, pur essendo semplici, sono curate nel minimo dettaglio con bagni a pavimentazione rocciosa e rifiniture in legno per un tocco moderno.

La zona è una delle preferite per chi vuole visitare la vera Bali, quella più selvaggia, spirituale e autentica, distante dal traffico e dalla baldoria tipica della costa sud. Si trova in una posizione abbastanza centrale dell’isola, permettendo di raggiungerne facilmente tutti i punti turistici in giornata. Basta armarsi di santa pazienza per superare il traffico delle vie centrali di Ubud, ostacolo ahimè da affrontare se si decide di visitare l’isola… ma non temete, ne varrà la pena.
Tralasciando ora il mio amore per Bali, dove ho lasciato il cuore, torniamo alla Pomelo Guest House dove abbiamo trascorso 30 giorni da sogno e ora ve ne elenco i motivi:
- Il costo estremamente contenuto: per un mese in due + una super colazione abbondante, abbiamo pagato SOLO 350 euro a coppia (prezzi aggiornati 2025). Per la qualità, la gentilezza e la disponibilità dei proprietari, non c’è paragone.
- La camera è immersa nella natura, favorendo un clima rilassante e ispirante. Immaginatevi in quel terrazzino, sorseggiando il vostro caffè balinese mentre continuate a lavorare su quel libro che, tra le mura grigie del vostro appartamento, non riuscivate a continuare da mesi…
- Forse non mi sono soffermata abbastanza sulla colazione: davvero buona, fresca e abbondante. Me la sogno ancora la notte.
- Acqua, bollitore, caffè nero balinese e thè sempre a disposizione.
- La disponibilità del noleggio scooter, fondamentale per muoversi liberamente a Bali.
- Wi-Fi ottimo in tutta la struttura, compreso le camere.
- Servizio di rifacimento letti e pulizia delle camere giornaliero.
- La cucina in comune, dove potete cucinarvi i vostri pasti liberamente (anche se ammetto che in un mese lo avremo fatto 3 volte visto il prezzo economico dei pasti in generale in Asia).
- La posizione, vicina al centro di Ubud ma lontana dal caos.
- Ultimo ma non per importanza: i proprietari gestiscono anche un corso di cucina balinese, per cui potrete partecipare ad una delle loro lezioni senza dovervi nemmeno spostare di casa.
Potrei rimanere qui a scrivervi per ore i motivi per cui ho letteralmente amato questo posto e quest’isola, ma non renderebbe abbastanza l’idea. So solo che quando torneremo a Bali, e ci torneremo, non ho dubbi su dove andare.
Prospettive per il futuro
La questione dell’overtourism è una faccenda seria. Nel corso degli ultimi decenni, volare e visitare paesi lontani è diventato sempre più accessibile, oltre ad essere di tendenza. C’è chi viaggia per arricchirsi di ricordi ed esperienze piuttosto che di cose materiali, chi lo fa per ego, chi lo fa per fuggire da qualcosa o per scoprire la sua vera identità… ci sono infiniti motivi. E questo comporta delle conseguenze.
Analizziamo un attimo l’esempio del Perù, da cui siamo appena tornati. Da quando Machu Picchu è stata designata nel 2007 una delle ‘7 nuove meraviglie del mondo’, a Cusco si è registrata una forte riduzione del tasso di povertà. Questo però ha anche comportato delle criticità: ad esempio, il turismo massivo ha generato problemi di gestione, impatto ambientale, e la redistribuzione dei benefici non sempre equa tra comunità locali.
Perché dico questo? Perchè in un mondo che va sempre più veloce, avere un occhio di riguardo in merito alle nostre scelte, anche mentre siamo in viaggio, è rilevante. Scegliere una Guest House o una Homestay rispetto ad un hotel gestito da una multinazionale, a lungo andare porta a delle conseguenze.
Probabilmente anche i prezzi delle Guest House aumenteranno per adeguarsi ad una richiesta sempre più in aumento, in un mondo di concorrenza, è vero. Ricordiamoci però chi ci sta dietro, le famiglie locali che vedono la propria realtà mutare alla velocità della luce, perdendo sempre di più l’autenticità dei loro luoghi sacri in nome di un turismo spesso egoistico. Ricordiamoci di essere umani, ecco perché scegliere una Guest House in Asia.
Buone scelte sostenibili, Nuovi Esploratori!
Se siete interessati ad un altro articolo che tratta di esperienze più o meno etiche e sostenibili, date un’occhiata qui!
Da classica figlia modello a spirito libero in pochi anni. Grazie ai viaggi, ho scoperto diverse culture affascinanti e insieme a loro, una nuova me, più profonda e coraggiosa. Desidero condividere le mie esperienze per dare consigli autentici e permettere a tutti di vivere il proprio viaggio personale, fisico o meno.
