Alla scoperta di Zhangjiajie, le montagne di Avatar

Al momento stai visualizzando Alla scoperta di Zhangjiajie, le montagne di Avatar
Zhangjiajie

Hanno ispirato racconti, storie, manga e anime. Le montagne di Zhangjiajie lasciano chiunque a bocca aperta: dai più piccoli, per l’incredibile espansione, ai più grandi, per l’impatto visivo a cui non siamo abituati.

Questa storia parte da un viaggio in treno che attraversa migliaia di chilometri per arrivare immersi nel verde più autentico e puro, il parco Zhangjiajie.

DISCLAIMER:

In questo articolo parlerò della mia esperienza personale, per cui potenzialmente non condivisibile da tutti. Il mio scopo non è quello di criticare altri. Ritengo però che leggere un articolo così, prima di partire, mi sarebbe stato molto d’aiuto, per questo ho deciso di parlarne.

Perchè andare nel parco naturale Zhangjiajie?

Visitare Zhangjiajie non è come fare il classico tour di un giorno in montagna a cui siamo abituati noi. Paragonato alle nostre abitudini da utenti medi, è come se paragonassimo una gita sulle Dolomiti ad un viaggio sull’Himalaya.

Zhanjiajie è grande, grandissimo. Un parco immerso nel verde più puro della Cina, uno di quei posti incontaminati da smog, caos e traffico, dove regna la quiete, la calma e il tempo sembra essersi fermato, come in un racconto millenario. Uno di quei posti che le scimmie (o meglio i macachi) proteggono come se fosse (e lo è) loro.

Quando mi chiesero “come mai proprio lì?” mi bastò far vedere una foto dell’assurdità del posto per rispondere a quella domanda. E fidatevi quando vi dico che 10 volte su 10 la reazione era di shock puro.

Potrebbe essere una risposta fatta e finita. Una foto, basterebbe una foto per convincere chiunque a volerci andare. Non basta? Allora eccovi:

Zhangjiajie avatar

5 curiosità sul parco Zhangjiajie:

  • Ha ispirato il mondo di “Avatar”
    Il paesaggio unico di Zhangjiajie, con le sue colonne di roccia carsica che si ergono verticali tra la nebbia, ha ispirato le montagne fluttuanti di Pandora nel film Avatar di James Cameron. In onore del film, una delle colonne più famose è stata rinominata “Montagna Hallelujah”.
  • È patrimonio dell’umanità UNESCO
    Zhangjiajie fa parte del più ampio sito UNESCO di Wulingyuan, riconosciuto nel 1992. Il parco ospita oltre 3.000 pilastri di pietra, gole profonde, cascate e fitte foreste, rendendolo un ecosistema ricco di biodiversità.
  • Ospita il ponte di vetro più famoso del mondo
    Nel Grand Canyon di Zhangjiajie si trova uno dei ponti di vetro più lunghi e alti del mondo, sospeso a 300 metri di altezza. È lungo circa 430 metri e regala viste mozzafiato… ma non è per chi soffre di vertigini!
  • Ha un ascensore panoramico costruito nella roccia
    Il Bailong Elevator (Ascensore dei Cento Draghi) è un ascensore di vetro costruito sul fianco di una scogliera, alto 326 metri. È il più alto al mondo del suo genere e offre una vista spettacolare sulle formazioni rocciose del parco di Zhangjiajie.
  • La seconda funivia più lunga al mondo
    Ebbene si! Nella vicina cittadina con lo stesso nome dell’omonimo parco c’è la seconda funivia più lunga al mondo che porta sul Monte sacro Tianmen. Lunga ben 7.455 metri, con 1.279 metri di dislivello!

Come si raggiunge il parco di Zhangjiajie?

Per raggiungere il parco con i principali mezzi di trasporto bisogna puntare all’omonima città di Zhangjiajie. La presenza di questa città (piccola per gli standard cinesi ma vi assicuro non lo è) risulta poi comodissima per raggiungere il parco.

Noi arrivammo in città partendo da Hong Kong con un treno notturno prenotato sull’app Trip, una pratica applicazione worldwide per prenotare mezzi e hotel anche nella più complicata Cina. Dopo l’arrivo e un’ottima colazione ci affidammo di nuovo all’eccellente servizio di trasporto privato (anche pubblico) della Cina.

Dovete sapere che in Cina esiste un’app di trasporto privato simile a Uber, Bolt e così via, dal nome “DiDi“. Risulta uguale in tutto e per tutto alle app sopra citate per logica e uso. La differenza? Scordatevi i prezzi europei, infatti con DiDi il tragitto dalla stazione al parco (poco meno di mezz’ora in macchina) ci costò l’equivalente di due euro, avete sentito bene due euro!

L’efficienza cinese come sempre impareggiabile ci portò in modo ordinato, pulito e in perfetto orario proprio fuori dall’hotel dove avremmo dormito da lì ai successivi tre giorni.

Quindi, ricapitolando, come si raggiunge il parco delle montagne di Avatar?

  • In Treno da tutte le principali città della Cina
  • In Aereo principalmente da Chengdu, Xi’An, Pechino e Shangai
  • Con mezzi privati (più costosi, ma sicuramente in orario ed efficienti)

Per esperienza di viaggio consigliamo il treno, poco ma sicuro. Un treno notturno che ti scorrazza da una parte all’altra della Cina è un’esperienza mistica; scomoda se si viaggia con budget ridotti, ma assolutamente da provare. Se volete approfondire questo argomento meraviglioso, anche se a tratti terrificante, continuate leggendo questo articolo.

zhangjiajie scimmie

Come orientarsi nel parco di Zhangjiajie

Dove dormire

Uno dei problemi e uno dei dubbi più grossi che ci ritrovammo ad affrontare all’interno del parco fu proprio la difficoltà nell’orientarsi. Complice anche il fatto che all’epoca degli avvenimenti scritte in inglese che aiutassero i (pochissimi) turisti non c’erano se non sporadicamente.

In sostanza il parco ha quattro gate, uno a est, uno a sud e due a ovest/nord-ovest. Quale sia il migliore da approcciare ancora adesso non so dirlo, tutti hanno qualcosa in particolare: un punto di partenza, di arrivo o una caratteristica esperienza da vivere.

Noi pernottammo a Wulingyuan: una piccola ma carinissima cittadina sul lato est del parco Zhangjiajie. Dormire lì ci permise di avere a due passi (letteralmente) l’ingresso est del parco, permettendoci così di dormire un pò di più evitando la levataccia e di godere dell’ottimo cibo proposto dagli innumerevoli ristorantini presenti nelle vie della cittadina.

Wulingyuan per chi come me sognava di vedere la Cina vera e autentica, fu una totale sorpresa. Insegne in legno scuro dipinte in mandarino rosso, lanterne infuocate in ogni angolo e quell’umidità di un freddo Marzo che rendeva l’ambiente suggestivo come non mai.

tempio rosso a zhangjiajie

L’hotel dove dormimmo era sia moderno che a tratti retrò, facendo trasudare gli anni di vite vissute all’interno. Il personale era gentilissimo e cordiale e, nonostante non spiaccicassero una singola parola oltre al mandarino, riuscirono sempre a farci sentire i benvenuti.

– Gate Est

Il Gate che sfruttammo noi per tutti i giorni. Situato all’estremità della cittadina di Wulingyuan è la perfetta via di mezzo tra traffico turista e bellezza del luogo. Infatti è l’ingresso meno turistico in quanto più “lontano” dalle celeberrime attrazioni turistiche (l’ascensore di vetro e il best spot panoramico a nord), ma che permette di girare con calma le prime tappe, lontano da caos indesiderato.

Non spaventatevi dall’idea di essere più lontani, perchè ogni singolo gate è fornito di bus navette comodissime e gratuite che vi accompagneranno in un giro ad anello in TUTTO il parco, rendendo l’esperienza comoda, per chi ha poco tempo, e tranquilla per chi più avventuroso ma con la tranquillità mentale di poter tornare in fretta.

Dal gate est quindi potrete andare con tutta comodità alla cableway (cabinovia) che porta in cima il monte Tianzi e da lì prendere il bus navetta che fa tutto il giro del parco a intervalli regolari fino a tornare all’ingresso est (o potete tornare giù con la cabinovia)

N.B: le cabinovie e l’ascensore in vetro all’interno del parco hanno ticket separati dall’ingresso principale e bisogna considerare il prezzo aggiuntivo (meno di 10€ per la cabinovia e tra gli 8 e i 10€ per l’ascensore Bailong. Marzo 2024). C’è un’alternativa da 30/40€ a testa all’ingresso del parco di Zhangjiajie che comprende anche questi surplus.

zhangjiajie bailong

– Gate Sud (Bailong)

Il gate più comodo per accedere al celeberrimo ascensore di vetro.

Servito anch’esso da ogni comfort, sia di cibo che di trasporti, è l’opzione più comoda per chi ha poco tempo ed è interessato principalmente all’ascensore o un giro in zone circostanti.

Anche qui ribadiamo che TUTTO il parco di Zhangjiajie è collegato da pullman, non c’è strada o punto in cui non si riesca ad arrivare.

– Gate Ovest / Nord-Ovest

Quello a nord-ovest è il più comodo per accedere rapidamente alla montagna Tianzi, il punto panoramico d’eccellenza di tutto il parco Zhangjiajie (quello dove tutte le punte sbucano dalle nuvole per intenderci).

Da lì, dopo aver visitato il punto di interesse, si può decidere se prendere la cabinovia per scendere e proseguire verso est, proseguire a piedi, o prendere il bus navetta verso sud e continuare l’esplorazione del parco.

Il gate a Ovest è forse quello più spettacolare. Dal nome Yangjiajie si trova nel mezzo tra il lato nord e quello sud del parco, permettendo di poterne ammirare entrambi i lati in modo mozzafiato.

Da qui si può comodamente andare verso ogni punto turistico o scenografico (anche a piedi). Servito e riverito di ogni comodità (bagni, ristoranti e infopoint) è la via di mezzo perfetta per chi cerca velocità e comodità, soprattutto se si ha poco tempo. Meno impattante invece per chi come noi cercava in primis meno persone, infatti questo è, in modo abbastanza ovvio, il più battuto dai pullman di turisti.

La nostra esperienza di 3 giorni sulle montagne di Avatar:

Noi soggiornammo 4 giorni e 3 notti a Wulingyuan per la comodità con l’ingresso del parco e l’ottimo feedback che ci dava la città. Se tornassimo indietro torneremmo lì. Il giusto binomio tra montagne, hotel antichi e poco traffico fu la manna dal cielo di cui avevamo bisogno dopo giorni in metropoli caotiche.

Nonostante il gate est non sia (a parer mio) il più comodo, è la porta perfetta per immergersi in un viaggio epico, fatto di tanta natura e quiete.

Il nostro giro a Zhangjiajie fu questo:

  • Giorno 1, visita in mattinata a Wulingyuan gustando il loro fantastico cibo tipico.
    Nel pomeriggio entrammo nel parco comprando un abbonamento per 4 giorni a poco meno di 36€ a testa. Visto che era già pomeriggio ci limitammo a camminare dal gate fino a Suoxiyu, un pò perchè non sapevamo come comportarci e un pò perchè il tempo non era proprio splendido.
  • Giorno 2, il tempo non fu più clemente anzi, il freddo era pungente e la visuale molto coperta dalle nuvole basse. Un pò scoraggiati visitammo la montagna Tianzi salendo con la cabinovia, ma la visuale completamente assente ci fece mordere le mani, decidendo così di tornare al gate a piedi tra una montagna e l’altra: vi assicuro un sali e scendi importante, ma adatto anche ai meno esperti in quanto sono tutti scalini per lo più.
  • Giorno 3, il cielo terso del mattino ci fece alzare carichissimi. Decidemmo così di prendere subito il bus navetta e andare verso Bailong (l’ascensore trasparente). Da lì proseguimmo a piedi fino a Yangjiajie, dove visitammo il punto scenico (vedi foto copertina) dove girarono Avatar, un parco nel verde e il Tiānxià Dì Yī Qiáo (il primo ponte del cielo) un ponte naturale in pietra che collega due piccole montagne, considerato dai cinesi il primo ponte al mondo
il primo ponte per i cinesi

Considerazioni finali e consigli

Purtroppo non andammo in Cina nel miglior periodo dell’anno. In quella regione fa freddo pochi mesi e noi ci capitammo proprio alla fine di quel periodo freddo e angusto, che se da un lato ha aiutato a creare una ambientazione hollywoodiana, dall’altro ha penetrato particolarmente i nostri corpi freddi.

E quindi Zhangjiajie ne vale la pena?

Senza ombra di dubbio, a prescindere dall’anno, consiglierei a chiunque di andarci. Il posto trasuda antichità da ogni poro, trasmettendo continuamente la sensazione di essere in un luogo fuori dal mondo, fuori da ogni concetto a cui siamo abituati.

Il parco è tranquillamente visitabile anche in un giorno. Certo, dovrete correre e non poco, ma la comodità dei bus navetta che girano costanti nel parco è un plus notevole.

Qualche mese fa un amico passò da Zhangjiajie e riuscì tranquillamente a girarlo in un giorno andando anche al ponte sospeso nel cielo li vicino! Quindi sì, è fattibile, ma io consiglio di dedicarci almeno due giorni perchè è troppo bello e sarebbe un peccato non goderne le immensità.

Se devo consigliare, consiglio di andarci tra aprile e giugno o tra settembre e novembre. Il perchè? Beh perchè quella regione della Cina è particolarmente calda essendo più vicina all’equatore. Ciò comporta che i mesi freddi sono veramente pochi (circa 2), mentre i mesi caldi sono più persistenti e importanti.

Non che in agosto non sia visitabile, ci mancherebbe.

Munitevi di: pazienza, un’app per tradurre dal mandarino all’italiano, consapevolezza che non siamo padroni del meteo e potemmo trovare tempo uggioso e partite, partite per uno dei posti più assurdi che il mondo ha da offrire!

Buon Viaggio nelle montagne di Avatar, buon viaggio a Zhangjiajie

Marco Orioni

Da 10 anni a questa parte ho visitato quasi tutta l’Europa e l’Asia. Ho fatto del viaggio e della crescita personale un motivo di vita che mi ha portato a scrivere un libro. All’alba dei trent’anni ho deciso di condividere le mie esperienze, sperando di poter aiutare qualcuno a vivere a pieno la propria vita, in viaggio e non.

Lascia un commento