Hai presente quella magia di addormentarsi sotto un cielo stellato, in cima a un monte, mentre l’aria fresca accarezza chi sogna avventure all’aria aperta? Ecco, da quando nel 2016 ho iniziato a bivaccare con amici tra montagne, boschi, fiumi in Trentino (e non) e fuori dall’Italia, come per esempio nelle tende del Wadi Rum, è diventata una vera passione.
In questo articolo voglio condividere con te come dormire in tenda in Italia in modo autentico, sicuro e regolamentare. Ti racconterò delle mie esperienze, di cosa serve in uno zaino e – soprattutto – delle regole da rispettare per bivaccare senza problemi. Se sei curioso e vuoi vivere l’emozione del bivacco notturno, sei nel posto giusto: qui trovi consigli concreti e ispirazione montana.
DISCLAIMER:
In questo articolo parlerò della mia esperienza personale, per cui potenzialmente non condivisibile da tutti. Ritengo però che leggere un articolo così, prima di partire, mi sarebbe stato molto d’aiuto, per questo ho deciso di parlarne. Ci tengo a precisare che io, come molti, ho fatto i miei errori, soprattutto da giovanissimo. Vi imploro quindi di rispettare sempre le normative, non inquinare, non accendere fuochi dove non permesso e di usare il buonsenso.
Cosa significa bivaccare sotto le stelle
Prima di tutto, chiarisco cosa intendo con bivacco: non è un campeggio lungo da più giorni, ma una sosta notturna breve, generalmente dal tramonto all’alba, con tenda leggera o anche semplicemente uno spazio protetto. A differenza del campeggio “classico”, il bivacco è pensato per essere frugale e temporaneo.
In Italia questa pratica è spesso tollerata, purché rispetti il criterio “dal tramonto all’alba” e si eviti di bivaccare vicino ai rifugi o in aree protette, dove le regole sono più stringenti.

*notte in tenda durante la Via degli Dei, Toscana
Le regole nazionali (e regionali) da non ignorare
A livello nazionale non esiste una legge unica: il Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112 ha delegato alle Regioni e ai Comuni il compito di disciplinare campeggio e bivacco.
- Il bivacco notturno è generalmente consentito se fatto dal tramonto all’alba, salvo specifici divieti locali.
- In Valle d’Aosta, ad esempio, il bivacco tende è permesso solo sopra i 2500 m slm, dal tramonto all’alba, e mai vicino ai rifugi o nel Parco Nazionale del Gran Paradiso.
- In Trentino-Alto Adige, il bivacco è ammesso per un massimo di 24 ore, se non ci sono divieti espliciti, mentre il campeggio libero è vietato vicino a strutture ricettive.
- Altre regioni, come Veneto, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Sardegna, vietano il campeggio libero fuori da aree attrezzate.
- In regioni come Lombardia, Toscana, Liguria, manca una normativa chiara e spesso tocca informarsi presso il Comune capofila.
- In generale, in assenza di divieti espliciti, il bivacco resta possibile — il consiglio è sempre contattare Comune o Ente Parco per sicurezza.
N.B: contro-verificate sempre lo stato attuale delle informazioni, possono cambiare da un momento all’altro. Non prendete quello scritto da me come verità assoluta.

La mia esperienza in Trentino
Da quando ho iniziato con il mio gruppo di amici nel 2016, abbiamo bivaccato in punti magici del Trentino: vallate silenziose, cime spoglie, boschi nascosti lungo i fiumi. Ogni volta, prima di accendere una piccola torcia o poggiare il sacco a pelo, controlliamo sempre regolamenti locali — e credimi, non consiglio mai di ignorarli.
Uno dei miei posti preferiti in Trentino, dove spesso si possono trovare altri temerari, è il Lago Nero. Vicinissimo a Pinzolo, il lago è uno dei posti più incredibili che abbia mai visto (vedi foto a inizio articolo). Non fatevi trarre in inganno dal nome che può suscitare qualcosa di “cupo”, il posto è accessibile e circondato da meraviglie.
Tante persone, anche se a discapito delle regole, bivaccano alle Tre Cime di Lavaredo, sicuramente il posto più incantevole e turistico delle Dolomiti. Attenzione però allo stato attuale della provincia, non sempre sono “clementi” nel lasciare dormire anche il più rispettoso dei bivaccatori.
Ricordo una notte in cui abbiamo acceso un fuoco vicino a un torrente — vent’anni fa, giovani e incoscienti — e sento ancora il rimorso. Oggi più che mai voglio trasmettere un messaggio: rispetta la natura e le regole. Solo così possiamo continuare a godere di quei cieli stellati che tanto amiamo.
Cosa mettere nello zaino per un bivacco perfetto: attrezzatura bivacco montagna
Ecco la tua check-list comoda ma essenziale:
- Tenda compatta ultraleggera: facile da montare dopo il tramonto e da smontare all’alba. Io ho una tenda della Naturehike che potete trovare qui a 170€ (2025).
- Materassino compatto con pompa integrata: per isolarti dal freddo del terreno e riposare meglio. Per me un must anche da usare in casa quando abbiamo molti ospiti. Comodo e non occupa spazio. Io ho questo, ma ci sono moltissimi modelli simili tra i 20 e i 40€.
- Sacco a pelo stagionale (es. 3-4 stagioni): leggero ma caldo, perché le notti in montagna possono sorprendere.
- Zaino capiente e ben bilanciato: per portare tutto senza farti male alla schiena. Consiglio un 50L, dipende ovviamente quante cose prevedete di portarvi dietro.
- Accessori utili: thermos con bevanda calda, torcia frontale, sacchetti per rifiuti, abbigliamento a strati e un piccolo kit di pronto-soccorso.
L’idea è: leggero, efficace e pronto a sparire (senza lasciare tracce). Niente fuochi se non sei sicuro, niente rifiuti abbandonati, e soprattutto… rispetta l’ambiente e la legge. Così dormire in tenda in Italia diventerà un’esperienza da sogno.

Consigli finali e invito
Dormire in tenda in Italia può essere un’esperienza indimenticabile — ma solo se lo fai con rispetto: verso la natura, le regole e te stesso. Il campeggio libero in Italia praticamente non esiste, ma è più tollerato il bivacco notturno. Ricorda questa importante ma fondamentale differenza.
Non sottovalutare MAI il freddo, piuttosto esagera con i vestiti, soprattutto se non avete particolari indumenti tecnici. Più volte, a maggior ragione da inesperto, ho sottovalutato il freddo e mi sono ritrovato, anche in piena estate, a non chiudere occhio per le temperature rigide. Non fatevi trarre in inganno dal “vado in tenda in Luglio, anche a 2000m di altitudine si starà bene”, vi fregherete da soli.
Monta la tenda solo al buio o al crepuscolo, smontala appena spunta l’alba, informati sempre sulle norme locali e, se puoi, preferisci terreni privati con permesso piuttosto che rischiare.
Sii un bivaccatore consapevole: lascia il luogo meglio di come lo hai trovato. E se ti va, raccontami anche le tue avventure — e le stelle che ti hanno tenuto compagnia.
Buona notte tra i monti e sogni stellati, Nuovi Esploratori!
Da 10 anni a questa parte ho visitato quasi tutta l’Europa e l’Asia. Ho fatto del viaggio e della crescita personale un motivo di vita che mi ha portato a scrivere un libro. All’alba dei trent’anni ho deciso di condividere le mie esperienze, sperando di poter aiutare qualcuno a vivere a pieno la propria vita, in viaggio e non.
