I migliori 10 piatti della Thailandia

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L’Asia non è solo la terra del mare, della natura incontaminata o dei sorrisi, no. L’Asia è anche cibo, tanto e delizioso cibo. I sapori della Thailandia, mescolati ai meravigliosi sorrisi del popolo thai, rinvigoriranno anche il più affaticato dei cuori, rendendo un pasto un’esperienza unica.
Tra il 2023 e il 2024 siamo stati due mesi in Thailandia, la terra dei sopracitati sorrisi. Lì abbiamo avuto modo di provare ogni piatto: dall’estremo sud nella provincia di Hat Yai fino all’estremo nord a Pai.

Tra sapori autentici, ricchi di storia, passione e colore. Dalla zuppa al dolce, dal piccante al rinfrescante Thai Tea, i migliori 10 piatti della Thailandia saranno una vera e propria sorpresa o una vera e propria riconferma per chi li ha già provati.

Di una cosa sono certo: se avete in programma un viaggio e non sapete cosa mangiare in Thailandia questa è la guida definitiva per il vostro programma!

Ma fate attenzione!

Se non siete del tutto abituati ai sapori speziati e, in alcuni casi, particolarmente piccanti dei piatti della Thailandia, dovrete fare un pò più attenzione a cosa mangiare.

Esatto! Mangiare in Thailandia per la maggior parte dei casi sarà un’esperienza incredibile, ma, in alcuni contesti se non si fa attenzione potremmo ritrovarci in situazioni sgradevoli o, peggio ancora, con una bella intossicazione alimentare.

Ma prima di vedere gli aspetti positivi e negativi di cosa e come mangiare in Thailandia vediamo quali sono i migliori 10 piatti della Thailandia!

DISCLAIMER:

In questo articolo parlerò della mia esperienza personale, per cui potenzialmente non condivisibile da tutti. Il mio scopo non è quello di criticare altri. Ritengo però che leggere un articolo così, prima di partire, mi sarebbe stato molto d’aiuto, per questo ho deciso di parlarne.

1 – Il Pad Thai

Il Pad Thail è il re indiscusso quando si parla dei migliori 10 piatti della Thailandia.

Sottili tagliatelle di riso saltate in wok con uova, tofu e gamberi (o pollo), il tutto insaporito da una salsa a base di tamarindo, zucchero di palma e un tocco di peperoncino fresco. Si completa con germogli di soia, scalogni croccanti e una generosa spolverata di arachidi tritate, per un mix perfetto di consistenze. Viene servito con spicchi di lime da spremere a piacere, che bilanciano la dolcezza della salsa.

In alcuni ristoranti o particolari street foot ci è capitato che ci fosse servito con una frittata sottile direttamente sopra le taglietelle.

N.B: lo fanno anche con Tofù per chi preferisce non mangiare carne o pesce ed era una delle mie opzioni preferite!

Lo sapevi? Nel 1933 il governo thailandese promosse il Pad Thai per incentivare il consumo di riso nazionale, trasformandolo poi in simbolo culinario del Paese; oggi, ogni 10 dicembre, si festeggia il “Pad Thai Day” con festival e gare di chef in strada.

2 – Tom Yum Goong

Un altro piatto che non mancherà mai nelle cucine o negli street food in Thailandia.

Zuppa profumata a base di brodo di gamberi, citronella, foglie di kaffir lime, galanga e peperoncini rossi. Ogni cucchiaiata è un’esplosione di sapori: l’acidità del lime si sposa con il calore dei chili, mentre il gusto marino dei gamberi emerge in un secondo momento. Spesso completata da funghi straw, che aggiungono corpo e dolcezza al piatto.

Lo sapevi? Il nome si traduce letteralmente in “zuppa bollita insaporita di gamberi” (“tom”=bollire, “yum” = insaporire, “goong” = gamberi). In origine, questa zuppa veniva preparata nelle cucine reali per stimolare l’appetito grazie ai suoi aromi decisi.

3 – Kaeng Khiao Wan (detto anche Green Curry)

Famigerato per la sua piccantezza mette ogni anno alla prova i palati dei più temerari. La versione “no spicy” (la parola che userete più spesso in Thailandia) è comunque piccante, perciò mangiatelo con consapevolezza e moderazione se non si è sicuri! Rimane comunque uno dei migliori 10 piatti della Thailandia a mani basse (se avete il coraggio di mangiarlo).

Curry verde cremoso fatto pestando peperoncini verdi, basilico thai, coriandolo, aglio e pasta di gamberetti, poi stemperato in latte di cocco. All’interno si trovano melanzane viola, fagiolini e, talvolta, patate novelle, che assorbono la ricchezza del brodo. Si gusta tradizionalmente con riso jasmine o riso al vapore.

Lo sapevi? “Khiao wan” significa “verde dolce”. Nonostante l’aspetto intenso, è più delicato di altri curry thailandesi grazie all’equilibrio tra spezie e cocco. Nelle regioni meridionali si arricchisce spesso con tamarindo e olio di palma locale.

4 – Massaman Curry

Curry dal retrogusto speziato, unisce spezie mediorientali (cannella, cardamomo, chiodi di garofano, cumino) a peperoncini rossi e pasta di gamberetti, stemperati in latte di cocco. Viene cucinato con carne (manzo o pollo), patate a cubetti e arachidi tostate, per un contrasto dolce–salato e una consistenza cremosa.

massaman curry

Lo sapevi? Introdotto nel XVIII secolo da mercanti persiani, il Massaman è considerato il curry più “europeo” dalla guida gastronomica di Bangkok, grazie alle spezie riconducibili alla tradizione mediorientale.

5 – Som Tum (Insalata di papaya verde)

Detta anche Papaya Salad è un piatto che nella nostra “dieta” thailandese non mancava mai. Freschissima e croccante generava un’esplosione di sapore incredibile. Tanto che decidemmo di fare un corso di cucina a Chiang Mai e fu uno dei piatti principali che imparammo. A mio parere e gusto il secondo migliore tra i migliori 10 piatti della Thailandia.

I migliori 10 piatti della Thailandia

Strisce di papaya acerba grattugiata mescolate a pomodorini ciliegina, fagiolini croccanti e arachidi, condite con succo di lime, salsa di pesce fermentato, aglio e peperoncini. Il risultato, come detto sopra, è un’esplosione di freschezza: piccante, agro e sapido in ogni boccone. (Servita prima del Mango Sticky Rice è una vera goduria!)

Lo sapevi? Originaria dell’Isaan, la zona nord-orientale della Thailandia, in alcune varianti locali si aggiungono piccoli granchietti di fiume fritti o gamberetti secchi per un tocco di croccantezza in più.

6 – Pad Kra Pao

Carne macinata (maiale, pollo o manzo) saltata in wok con aglio schiacciato, peperoncini freschi e abbondante basilico. Il tutto viene servito su riso bianco e completato da un uovo fritto con tuorlo morbido, che amalgama i sapori rendendoli ancor più irresistibili.

Ma attenzione a non farvi trarre in inganno! L’aspetto e il sapore sono deliziosi, ma, se come me, siete un pò testardi e non ascoltate i consigli della cameriera, potreste trovarvi con la bocca in fiamme

Pad kra pao

Lo sapevi? Considerato il “fast food” thailandese, Pad Kra Pao è spesso consumato in pausa pranzo. Esiste anche la versione “khong wang” con salsa di ostriche e meno peperoncini, pensata per i palati meno coraggiosi, che consiglio caldamente (in tutti i sensi).

7 – Khao Soi

Specialità di Chiang Mai a base di tagliatelle di grano in un brodo di curry al latte di cocco, guarnito in superficie da noodles fritti croccanti. Viene rifinito con scalogno fresco, cavolo sottaceto e un filo di lime per dare freschezza all’insieme.

Lo sapevi? Si racconta che il piatto sia stato portato in Thailandia dai mercanti musulmani birmani, combinando tecniche culinarie dei due paesi. A Chiang Rai invece si tiene ogni anno un festival dedicato al Khao Soi, con degustazioni e contest fra ristoratori.

8 – Moo Satay (Satay di maiale)

Sono simili al Satay malese di cui ho parlato qui, si differenziano dalla versione malese per l’accompagnamento.

Spiedini di maiale marinati in pasta di curry giallo, latte di cocco, curcuma e aglio, poi grigliati fino a ottenere bordi caramellati. Accompagnati da una salsa di arachidi cremosa e leggermente piccante, e da un’insalatina di cetrioli in agrodolce che rinfresca il palato.

9 – Khao Niao Mamuang (sua maestà: Mango Sticky Rice)

Chiunque sia stato in giro a mangiare in Thailandia ne riconosce il gusto e l’odore a chilometri di distanza. Infatti popola tutti gli street food ed è presente in quasi tutti i ristoranti come dessert. A mio parere da inserire come patrimonio dell’UNESCO. Da provare assolutamente.

Riso glutinoso cotto a vapore e condito con latte di cocco zuccherato, servito insieme a fette di mango maturo. La cremosità del riso si bilancia con la dolcezza e la leggera acidità del mango, creando un finale di pasto fresco e goloso.

Lo sapevi? Tradizionalmente consumato fra aprile e maggio, durante la raccolta dei manghi, oggi è disponibile quasi tutto l’anno grazie alle serre moderne; alcune versioni settentrionali aggiungono un pizzico di sale marino per esaltare i contrasti.

10 – Tom Kha Gai

Zuppa di pollo e galanga in brodo bianco di latte di cocco, arricchito da citronella, foglie di kaffir lime, funghi e, se gradito, un goccio di succo di lime. Il risultato è un piatto morbido, avvolgente e lievemente agrumato, con un livello di piccantezza più tenue rispetto al Tom Yum.

Tom Kha Gai

Lo sapevi? “Kha” significa galanga – la radice simile allo zenzero che dà il suo aroma caratteristico – mentre “gai” indica il pollo; in alcune zone si arricchisce con curcuma per intensificare il colore e il sapore.

A cosa fare attenzione?

E ora che abbiamo elencato quelli che sono (secondo me) i migliori 10 piatti della Thailandia cosa manca? Una cosa fondamentale: la salute e la sicurezza alimentare.

Mangiare in Thailandia tendenzialmente non preoccupa. I ristoranti sono per lo più puliti e a norma. Dopottuto anni e anni di turismo non hanno fatto altro che incrementare lo standard, che, a mio parere, è più simile di quello italiano di quanto si pensi.

Cosa diversa se si vogliono approcciare gli street food. Infatti gli street food da un lato sono l’eccellenza della “tipicità” del mangiare tipico in Thailandia, dall’altro lato per chi arriva da paesi come l’Italia deve prestare attenzione a cosa “ingurgitare”.

Tutti quei piatti sopra elencati vi fanno gola e non vedete l’ora di mangiare in Thailandia o approcciare qualche street food? Badate bene prima di affondare le mani nell’ottimo cibo a un paio di considerazioni:

  • Portatevi sempre dietro dei fermenti lattici.
  • Non andate a “occhi chiusi”. Valutate sempre prima a occhio se il livello igienico di certi street food può essere considerato buono.
  • Attenzione a dove scegliete il cibo: i migliori street food sono quelli fuori dalle zone turistiche. I migliori Pad Thai, le migliori Papaya Salad (per citarne un paio che prendavamo quotidianamente) le mangiavamo sempre in qualche market fuori dal grande casino di città come Bangkok, Chiang Mai ecc.. E, cosa non scontata, sono anche quelli che costano di meno, infatti il prezzo di un Pad Thai in una zona non troppo turistica è a poco più di 1€! (prezzi per esperienza a inizio 2024)

Dove posso imparare a fare i migliori 10 piatti della Thailandia?

A Chiang Mai regalai una Cooking Class a Giulia qui: Grandma’s Home Cooking School dove con una cifra fattibilissima imparammo i migliori piatti della cucina thailandese. Imparammo anche come mangiare in thailandia (uso delle bacchette, ordine portate e così via).

Altrimenti si possono cercare i piatti che più ispirano in rete, considerando però la difficoltà nel reperire determinati ingredienti primari.

Ci sono dei contro?

Ce ne sono due:

  • Il piccante: come accennato prima mangiare in Thailandia se non siete abituati al piccante può diventare pesante dopo un pò. Per questo è importante munirsi di bevande come il Thai Tea!

Il Thai Tea è molto simile al Thè Tarik di cui parlo ampiamente qui. Fondamentale per dissipare il piccante in quanto contiene latte condensato (per effetto delle Caseine) e buonissimo in ogni singolo contesto.

  • Il numero di piatti: infatti in Thailandia non sono famosi per la quantità spropositata di ricette. Nonostante cambiammo decine tra città e paesini, non constatammo una concreta differenza di piatti tipici tra una città e l’altra, come invece siamo abituati in Italia.

Sì, ci sono delle differenze tra ingredienti e alcune sottocategorie di piatti tipici, però non notammo una reale differenza

N.B: questi non sono dei veri e propri contro, ma più delle parentesti tirate fuori forzatamente. In due mesi di Thailandia vi assicuro che non ci stufammo mai delle loro bontà, che, anche se a volte un pò ripetitive, amammo ad ogni singolo boccone!

Marco Orioni

Da 10 anni a questa parte ho visitato quasi tutta l’Europa e l’Asia. Ho fatto del viaggio e della crescita personale un motivo di vita che mi ha portato a scrivere un libro. All’alba dei trent’anni ho deciso di condividere le mie esperienze, sperando di poter aiutare qualcuno a vivere a pieno la propria vita, in viaggio e non.