La vita su un Van a Tenerife – la nostra esperienza tanto bella quanto traumatica!

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Quando prenotammo il volo per Tenerife, eravamo alla ricerca di un’esperienza nuova, possibilmente economica e che ci desse la libertà di poter gestire il viaggio come volevamo noi. ‘Oh, il Van!’ fu la risposta automatica ai nostri desideri, così iniziammo subito la ricerca online di informazioni in merito per un viaggio in van a Tenerife.

Visitammo vari siti e blog di viaggio, trovando diversi itinerari e consigli, per cui senza esitare prenotammo subito il nostro bolide, un Fiat Ducato del 2006, su uno dei tanti siti disponibili di noleggio camper e van che si trovano online.

‘È fatta!’, già ci immaginavamo noi due alla guida con la musica spagnola in sottofondo, vento caldo che ci scompigliava i capelli, ottimo cibo e attorno a noi il paesaggio canario. Che goduria.

Presto però, una volta atterrati, capimmo che non è tutto oro quel che luccica

DISCLAIMER:

In questo articolo parleremo della nostra esperienza personale, per cui potenzialmente non condivisa da tutti. Il nostro scopo non è quello di criticare altri. Riteniamo però che leggere un articolo così prima di partire ci sarebbe stato molto d’aiuto, per questo abbiamo deciso di parlarne.

Gestione generale del Van

Innanzitutto, se come noi (fino a qualche mese fa) non siete mai stati alla guida di un van, ci sono alcune cose da prendere in considerazione prima di un viaggio in van a Tenerife

Misure

Partiamo dalle misure: un classico Fiat Ducato ha una lunghezza esterna variabile dai 5 ai 6,5 metri a seconda del modello, un’altezza di poco più di 2 metri così come la larghezza. Sembrerà scontato, ma credetemi che se non si è abituati a guidare un furgone di queste misure, a primo impatto può essere impegnativo. Noi avevamo sottovalutato la cosa… ‘abbiamo guidato la moto in Vietnam, cosa sarà mai guidare un van a Tenerife?’ è stato il nostro motto per diversi mesi. Un po’ sciocco da parte nostra. Con un po’ di pratica ci abbiamo preso la mano, però l’ansia di fare attenzione alle misure del bolide ci ha perseguitati per tutta la durata del viaggio.

Van a tenerife

Tornando alla questione misure, gli spazi interni ovviamente sono limitati. Noi abbiamo scelto un van con il bagno interno per una comodità nostra, tante altre opzioni non ce l’hanno e ovviamente hanno più spazio a disposizione. Così anche il letto interno fisso non smontabile è comodo sotto certi aspetti ma occupa dello spazio che altrimenti potrebbe essere adibito a ‘zona comfort’. Per quanto riguarda gli spazi noi non ci siamo trovati male, eravamo consapevoli della cosa e quindi siamo riusciti a gestire bene la routine quotidiana. Forse a posteriori avremmo scelto un modello differente ma questo dipende da ciascuno di noi.

Tecnologie e manutenzione

Il van possiede poi una centralina di controllo centrale tramite cui gestire acqua, energia elettrica, gas e controllo dei livelli delle acque pulite e sporche. La ragazza che ce l’ha noleggiato ci ha spiegato a grandi linee come funzionasse e in dotazione ci ha lasciato una guida scritta con i punti principali da tenere a mente.

Non è impossibile capire come gestire questo pannello: un po’ a logica e un po’ con le indicazioni date ci si arriva a comprendere cosa accendere e cosa no, quale spia controllare e di quale invece tenere meno conto, ma anche qui ammettiamo che i primi giorni eravamo un po’ confusi. Il nostro amico Google in questo caso ci è stato d’aiuto più di qualche volta.

L’utilizzo di un van implica inoltre che ogni 2-3 giorni di viaggio ci si fermi presso un campeggio per eseguire le rituali operazioni di carico-scarico di acque, wc chimico ed energia elettrica. Il nostro van possedeva i pannelli fotovoltaici, però lavorando in smart-working e possedendo vari apparecchi elettronici (drone, macchinette fotografiche, GoPro, pc portatili…) quando potevamo ci collegavamo alla presa disponibile nei campeggi per poter ricaricare il tutto e ripartire poi più sereni.

Non è obbligatorio fermarcisi a dormire, tendenzialmente è anche possibile sostare per un paio d’ore e poi ripartire. Credetemi però che una bella doccia calda senza dover tener conto di quanta acqua stai usando (cosa tipica della doccia in van) è una comodità che ogni 2-3 giorni ci piaceva prenderci. 

Nuovi esploratori

Aspetti positivi del Van a Tenerife

Tra gli aspetti positivi, così come desideravamo, c’è sicuramente la possibilità di poterti muovere e sostare in piena libertà concedendoti così tramonti e risvegli davanti a scenari davvero unici. A Tenerife infatti la sosta è possibile quasi ovunque, permettendoti così di girovagare finché non trovi la location notturna che più ti soddisfa. Vuoi mettere la soddisfazione di ammirare le onde del mare direttamente dal tuo letto? 

Il senso di libertà prosegue poi nella facilità di crearti giornalmente l’itinerario che più preferisci, potendoti scordare l’orologio a casa e senza dover far i conti con orari dei bus, costo dei taxi e aspetti così. Nessun itinerario predefinito, nessuna necessità di organizzare il tutto per filo e per segno, lasciati guidare solo dal cuore e dal tuo istinto.

La comodità di poter lavorare in smart-working quando vuoi e in luoghi davvero suggestivi è un altro aspetto che ci affascinava, e così è stato. Quando volevamo ci fermavamo, lavoravamo al computer per qualche ora e una volta finito, ci trovavamo già nel paesino che volevamo visitare. Senza dover andare a caccia di toilette per la città (le donne come me capiranno).

Per chi apprezza la vita da campeggio poi, è una buona possibilità per unire la camping life all’avventura, con i vantaggi descritti sopra.

Infine, il costo può davvero essere un altro punto a favore, infatti con il noleggio di un van a Tenerife discreto avrete unito i costi che altrimenti avreste dovuto sostenere per dormire, spostarvi e cibarvi. Ricordate infatti che il van permette di cucinarvi un umile pasto (‘umile’ per gli spazi ridotti), tamponando così le spese di ristoranti e bar. Sulle isole canarie inoltre il costo della benzina attualmente è poco più di 1 euro a litro.

Aspetti negativi di un Van a Tenerife

Eccoci arrivati al punto dolente di questa analisi. Chi è arrivato a leggere fino a qui infatti, è perché è probabilmente interessato a visitare Tenerife nello stesso modo in cui l’abbiamo vista noi qualche mese fa. Proprio per questo chiedo di tenere a mente quanto stiamo per scrivere.

Per iniziare, Tenerife è un’isola molto turistica e di conseguenza molto affollata, in particolare nella zona sud-ovest tra Los Cristianos e Playa de Las Americas dove si concentrano la night life e lo stile mondano. Questo, implica che sarà molto frustrante riuscire a trovare parcheggio per un van nelle aree vicine a queste zone.

Noi ad esempio abbiamo girovagato per un’ora buona per poi preferire dirigerci a sud-est, verso cittadine più tranquille. Se quindi volete visitare questo lato più vivace dell’isola, dovrete parcheggiare a debita distanza oppure dirigervi la mattina presto nella speranza che ci siano poche macchine.

Il problema del parcheggio si è inoltre presentato anche presso un’altra area, quella di Acantilados de lo Gigantes, zona portuale. Lì abbiamo rischiato di perdere un’esperienza prenotata, quella del Whalewatching (gita in barca bellissima con le balene), sebbene il nostro arrivo in largo anticipo. Alla fine siamo riusciti a parteciparvi appena in tempo, solo dopo aver corso a perdifiato per una ventina di minuti. (Ringraziami per non aver mai perso la speranza, Marco).

Dopo qualche giorno finalmente abbiamo raggiunto il nord, e già avevamo una lista di paesini da vedere e di esperienze da fare. ‘Dai che recuperiamo’. Finchè non ci siamo resi conto che le strade, man mano che salivamo a settentrione, si stringevano in dimensione fino a diventare percorribili giusto da una macchina. Peccato che queste fossero tutte percorribili in entrambi i sensi. Ci siamo così ritrovati letteralmente incastrati in più di un’occasione dove, l’unico modo per uscirne, era che uno dei due facesse la retro… capite che per le stradine di montagna, con un furgone e con la coda dietro, non sono belle manovre da compiere.

Proprio qui, al terzo giorno di viaggio, si è realizzato uno dei nostri più grandi timori di guidare un van a Tenerife: rigare il van. È successo tutto molto velocemente, stavamo procedendo lungo questa strada (zona Garachico) quando, dietro una curva, è comparsa una macchina che non accennava a rallentare. Facendo così, ci ha quindi portato d’istinto a ‘chiudere’ la curva, facendoci andare contro delle rocce. Nulla di atroce, noi non ci siamo fatti niente e questo è l’importante. Viaggiare in Van a Tenerife è possibile, si, ma bisogna fare molta attenzione.

Tuttavia, così facendo, sono presto cambiate le sorti della nostra esperienza passando da ‘possibilmente economica‘ a ‘per nulla economica‘. A seconda del contratto di noleggio infatti, e in particolare alla franchigia stipulata tra voi e il proprietario, in caso di danno dovrete sostenere una parte del costo. Ammettiamo che ne avremmo fatto volentieri a meno, anche se poi siamo riusciti a svoltare un pò l’umore.

Dopo questo nuovo ‘tatuaggio’, è aumentata la nostra ansia durante gli spostamenti, tanto da evitare direttamente di raggiungere le vicinanze di certi paesini. Preferivamo piuttosto parcheggiare anche ad un’oretta di distanza per poi raggiungerli a piedi. Ne è sempre valsa la pena, le viste meritano, però abbiamo camminato parecchio.

Masca Tenerife


Conclusioni

Una volta tornati, ci siamo a lungo interrogati sull’andamento di questo itinerario di 10 giorni. A caldo, siamo rimasti abbastanza ‘scottati’ dall’incidente che, accaduto al terzo giorno, ha influenzato il nostro umore per l’intero viaggio. Continuavamo inoltre a domandarci come noi, che ci informiamo e facciamo numerose ricerche prima partire per qualsiasi meta, non siamo riusciti a trovare queste informazioni che vi abbiamo condiviso. Noi le riteniamo molto importanti per intraprendere in piena consapevolezza un viaggio del genere, motivo che ci spinge ora a condividerle con voi.

A distanza di qualche mese ora possiamo dire che nonostante tutto, è stata sì un’esperienza nuova e che ci ha insegnato tanto e che ci ha dato libertà sotto diversi punti di vista, tenendoci però costantemente ancorati alla preoccupazione di incappare in qualche piccolo incidente, così com’è successo. Eravamo dunque davvero liberi? A posteriori, per un’esperienza in van consiglieremmo qualche altra isola canaria, come Lanzarote e Fuerteventura, con paesaggi desertici e ampie strade tranquille. Per visitare Tenerife invece probabilmente consiglieremmo il noleggio di uno scooter o di una macchina, facendo comunque attenzione alle zone montane.

Tenerife, ci hai svuotato (un pochino) il portafoglio, ma sei comunque stata un’avventura.
Voto al nostro viaggio: 6.5/10

App utilizzate e utili consigli

Per quanto riguarda la ricerca di location dove sostare la notte, o un campeggio a Tenerife, a volte abbiamo usato l’app Park4night, anche se ammettiamo che a noi non è stata nè troppo utile nè troppo chiara. Personalmente la consiglieremmo in caso di estrema necessità.


Attenzione: sostare è diverso da campeggiare, pertanto quasi ovunque è possibile fermarsi con il van, ma non tirare fuori il tavolino e le varie comodità, opzione possibile solo in campeggio. Tieni a mente questo aspetto, perché potresti rischiare una multa bella salata.

Indipendentemente dall’alta o dalla bassa stagione, Tenerife rimane un’isola molto turistica per cui tenetelo a mente.

¡Buen viaje!
Nuovi Esploratori

Bonus: Tenerife in Van | Youtube ShortFilm

Giulia Dal Bianco

Da classica figlia modello a spirito libero in pochi anni. Grazie ai viaggi, ho scoperto diverse culture affascinanti e insieme a loro, una nuova me, più profonda e coraggiosa. Desidero condividere le mie esperienze per dare consigli autentici e permettere a tutti di vivere il proprio viaggio personale, fisico o meno.