Petra in Giordania: tutto quello che devi sapere prima di visitarla

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Non dimenticherò mai la prima volta che ho messo piede a Petra, in Giordania. Dopo aver percorso chilometri nel deserto, camminando dentro il Siq – quella stretta gola di roccia che sembra non finire mai –, mi sono trovato davanti al Tesoro, il monumento simbolo dei Nabatei. È stato uno di quei momenti in cui resti letteralmente senza parole. Soprattutto quando, dopo tutti quei chilometri, la si intravede nelle strette pareti del canyon.

In questo articolo voglio raccontarti la mia esperienza e darti tutte le informazioni utili per visitare Petra, per prepararti e goderti appieno questa meraviglia del mondo. Come arrivare a Petra? Cosa vedere? Ecco dei consigli pratici per farti ammaliare da questo parco nazionale archeologico!

DISCLAIMER:

In questo articolo parlerò della mia esperienza personale, per cui potenzialmente non condivisibile da tutti. Il mio scopo non è quello di criticare altri. Ritengo però che leggere un articolo così, prima di partire, mi sarebbe stato molto d’aiuto, per questo ho deciso di parlarne.

Come arrivare a Petra in Giordania

Se ti stai chiedendo come arrivare a Petra, sappi che hai diverse opzioni:

  • In macchina: l’opzione che ho scelto io. Da Amman ci vogliono circa 3 ore e mezza di auto, mentre da Aqaba, sul Mar Rosso, solo 2 ore. Le strade sono ben tenute (a volte ti stupirai di come, nel deserto, le strade siano tenute meglio che in certe città italiane) e noleggiare una macchina in Giordania non è complicato. Questo dà la libertà di fermarti lungo la Strada dei Re, piena di panorami desertici mozzafiato.
  • Con i mezzi pubblici: esistono bus della compagnia JETT che partono ogni giorno da Amman e Aqaba, ma i tempi sono più lunghi e gli orari non sempre comodi.
  • Con un tour organizzato: è la scelta migliore se hai poco tempo, magari perché sei in Giordania solo per pochi giorni. Alcuni tour partono anche direttamente dal Mar Morto, ne ho trovati alcuni super interessanti su Viator a prezzi accessibili.

Io ti consiglio, se puoi, la macchina: arrivi quando vuoi e non sei legato agli orari dei pullman, ma, soprattutto, potrete godervi paesaggi incantevoli durante il tragitto.

Quanto tempo dedicare a Petra

Una delle domande più frequenti è: quante ore servono per visitare Petra?
Io ci ho passato un’intera giornata, circa 9 ore, e posso dirti che non basta mai. Il sito è enorme e camminare sotto il sole stanca parecchio. Se vuoi vedere tutto con calma, l’ideale è passare almeno due giorni.

Premessa: se come me non soffrite troppo il caldo e siete moderatamente allenati potete fare tutto tranquillamente in un giorno, ricordatevi solo che entro il tramonto, mi pare entro le 18/19, bisogna andarsene perché iniziano i tour serali.

Il primo giorno puoi concentrarti sul percorso classico: il Siq, il Tesoro, la Strada delle Facciate e il Teatro Romano. Il secondo giorno, invece, dedicarti al Monastero, che richiede un po’ di fatica (oltre 800 gradini da salire!) ma ti ripaga con una delle viste più suggestive di tutta Petra.

petra in giordania il tesoro

Cosa vedere a Petra: le tappe imperdibili

Se pensi che Petra sia solo il Tesoro, ti sbagli di grosso. Ecco i punti che, secondo me, non puoi perdere:

  • Il Tesoro (Al-Khazneh): il monumento più famoso, scavato nella roccia.
  • Il Monastero (Ad-Deir): maestoso e molto meno affollato rispetto al Tesoro.
  • La Strada Colonnata: porta verso il centro dell’antica città.
  • Il Teatro Romano: costruito sempre dai Nabatei, nonostante l’aspetto ricordi Roma.
  • Il High Place of Sacrifice: un punto panoramico con vista sulla città scavata nella pietra.
  • Punto panoramico nascosto: come spiegato in questo mio precedente articolo sulla Giordania, c’è un punto panoramico nascosto lontano dai Beduini e in sicurezza per fotografare il Tesoro dall’alto (vedi foto sotto)
vista di Petra dall'altro, cosa vedere a Petra

Curiosità su Petra e i Nabatei

Petra era la capitale dei Nabatei, un popolo di commercianti che prosperò grazie al controllo delle rotte carovaniere. Le costruzioni monumentali che vediamo oggi furono rese possibili anche grazie alla schiavitù, che forniva la forza lavoro necessaria per scavare nella roccia.

Un’altra curiosità: Petra è stata “riscoperta” solo nel 1812 da un esploratore svizzero, Johann Ludwig Burckhardt, dopo secoli di oblio.

E se ti sembra familiare, forse è perché l’hai vista al cinema: alcune scene di Indiana Jones e l’Ultima Crociata sono state girate proprio davanti al Tesoro.

Giordania, visitare Petra

Cibo, bancarelle e ristoro a Petra

Dentro il sito troverai diverse bancarelle dei beduini: vendono souvenir, spezie, tè e anche gioielli. Io ho provato a prendere un panino veloce in uno dei chioschi, ma non aspettarti grande qualità. Se vuoi mangiare bene, ti conviene farlo appena fuori dall’ingresso principale di Wadi Musa, il villaggio dove troverai ristoranti e hotel.

Un consiglio: porta tanta acqua con te. Io ho sottovalutato il caldo e ho dovuto comprare bottigliette a prezzo maggiorato dentro al sito.

Punto fondamentale, Sicurezza a Petra: quello che devi sapere

Petra è sicura, ma ci sono alcune cose che ho imparato e che secondo me è importante sapere:

  • I punti panoramici “nascosti”: alcuni beduini ti propongono di accompagnarti su rocce sopraelevate per scattare foto spettacolari del Tesoro dall’alto. Ti dico la verità: non sempre è sicuro. Negli ultimi 30 anni ci sono stati diversi incidenti mortali per cadute dalle pareti rocciose. Meglio andarci solo con guide ufficiali (o seguendo dei sentieri sicuri come detto qualche paragrafo sopra).
  • Le alluvioni improvvise: nei periodi di pioggia il Siq può diventare pericoloso. Ci sono stati casi di allagamenti improvvisi, quindi controlla sempre il meteo prima di entrare, soprattutto nel periodo Dicembre-Gennaio dove le alluvioni sono più frequenti.
  • Gli animali: cavalli, cammelli e asini vengono spesso usati per trasportare turisti. Personalmente ti consiglio di evitarli, sia per motivi di sicurezza sia per rispetto verso gli animali, che spesso non vengono trattati nel migliore dei modi.
giordania da scoprire

La mia esperienza personale a Petra

Visitare Petra è stato uno dei momenti più intensi dei miei viaggi. Ricordo ancora la sensazione di camminare per ore circondato da pareti di roccia rossa, di scoprire angoli nascosti e sentirmi minuscolo, specialmente davanti al Monastero.
Non ti nascondo che, dopo 20.000 passi sotto il sole cuocente di un caldo Ottobre, ho visto i Pokèmon più volte per la fatica. Poi però, raggiunta la cima e visto il Monastero in tutta la sua grandezza, ho capito che ogni goccia di sudore era valsa la pena.

Perchè parlo tanto del Monastero e non del Tesoro? (Il tesoro è una delle 7 meraviglie del mondo). Non perchè non sia equiparabile, anzi. Se si pensa a cosa vedere a Petra si pensa praticamente solo a quello, solo che, a mio parere, il Monastero è su un altro livello, sia in grandezza, larghezza e tranquillità dei paraggi.

Consigli pratici per visitare Petra

  • Porta scarpe comode: camminerai tanto, spesso su pietre sconnesse.
  • Acquista il Jordan Pass: ti fa risparmiare su visto e ingresso a Petra. Acquistabile qui.
  • Vai presto la mattina: il sito apre alle 6 e a quell’ora troverai pochissimi turisti.
  • Non fermarti solo al Tesoro: esplora e concediti tempo per scoprire le aree meno battute.
  • Se non siete abituati a trattare cercate di evitare i Beduini, sono tranquilli, ma a volte sono insistenti, soprattutto se non siete decisi.
Marco Orioni

Da 10 anni a questa parte ho visitato quasi tutta l’Europa e l’Asia. Ho fatto del viaggio e della crescita personale un motivo di vita che mi ha portato a scrivere un libro. All’alba dei trent’anni ho deciso di condividere le mie esperienze, sperando di poter aiutare qualcuno a vivere a pieno la propria vita, in viaggio e non.

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