Zaino per il Cammino di Santiago: le 10 cose fondamentali da portare

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Cosa mettere nello zaino per il Cammino di Santiago? Quando nel 2023 ho deciso di affrontare il Cammino di Santiago (cammino francese), non immaginavo quanto avrebbe cambiato la mia vita. Dopo aver prenotato il biglietto di sola andata per l’Asia decisi di dover “scaricare l’emozione”, volevo farlo con qualcosa di diverso, con qualcosa di vero. Così, con soli 15 giorni a disposizione, ho scelto di percorrere le ultime tappe del cammino, da León a Finisterre: oltre 350 chilometri a piedi in 14 giorni.

Un viaggio che ti trasforma dentro. Ti accorgi che non hai bisogno di molto: uno zaino da trekking, un po’ di cibo nello stomaco, salute nelle gambe e la voglia di andare avanti. Il resto diventa superfluo. Le persone che incontri, le storie che condividi lungo il cammino e la sensazione di libertà assoluta sono ricordi che porterò con me per sempre.

Ma allora, cosa mettere nello zaino per il Cammino di Santiago? In questo articolo ti racconto i 10 oggetti fondamentali da portare, basati sulla mia esperienza personale.

DISCLAIMER:

In questo articolo parlerò della mia esperienza personale, per cui potenzialmente non condivisibile da tutti, soprattutto per non aver fatto il Cammino completo. Ritengo però che leggere un articolo così, prima di partire, mi sarebbe stato molto d’aiuto, per questo ho deciso di parlarne.

Preparazione al Cammino di Santiago: lo zaino è la tua casa

La preparazione per il Cammino di Santiago inizia molto prima di mettersi in marcia. La scelta dello zaino è cruciale perché per due, tre o quattro settimane diventerà la tua vera casa. Io avevo un modello da 30 litri, niente di professionale, ma con i lacci da stringere in vita e sul petto. Questa caratteristica è essenziale perché ti permette di scaricare il peso dalle spalle e non sudare troppo durante le camminate di 25-30 km al giorno.

Ricorda: meno porti, meglio stai. Ogni chilo in più diventa una tortura quando sei sotto il sole della Meseta spagnola o sulle salite galiziane.

Zaino per il Cammino di Santiago: le 10 cose fondamentali

1. Magliette tecniche traspiranti e K-WAY

Nel mio zaino avevo due magliette tecniche e una in cotone da usare solo all’arrivo. Le magliette tecniche sono indispensabili perché si asciugano velocemente dopo il lavaggio e ti permettono di affrontare il caldo senza soffrire troppo.

Il cotone invece lo consiglio solo per la sera, quando puoi finalmente rilassarti e lasciare respirare la pelle.

Mentre il K-WAY, beh, sappiamo tutti perchè è fondamentale.

cosa mettere nello zaino per il cammino di santiago

2. Biancheria essenziale e calzini (non esagerare!)

Io avevo tre paia di mutande, e già erano troppe. Te ne bastano due: una la usi e una la lavi. Lo stesso discorso vale per i calzini, meglio se tecnici da trekking, perché riducono il rischio di vesciche. C’è da dire che ogni piede ha la sua, ma un consiglio essenziale mi sento di darlo: alzate il budget per i calzini, non ve ne pentirete. Le vesciche, testimonianze alla mano, possono determinare il vostro viaggio. Io avevo 2 paia della Danish Endurance pagati sui 30€.

Il trucco è lavare ogni giorno e lasciar asciugare durante la notte.

3. Pantaloncini tecnici e pantaloncini comodi per l’arrivo

Ho camminato con un pantaloncino tecnico leggero, comodo e traspirante. Per la sera, invece, avevo un pantaloncino in cotone, perfetto per passeggiare nei paesini dopo la doccia e rilassarsi.

Se fa fresco porta un solo pantalone lungo leggero, possibilmente con l’opzione di staccare la parte finale se di giorno fa caldo.

4. Infradito: il paradiso per i piedi

Se c’è una cosa che benedico ogni giorno, sono state le infradito. Dopo ore e ore di cammino, infilarle ai piedi era come rinascere. Inoltre, sono utilissime negli ostelli, soprattutto per fare la doccia ed evitare spiacevoli sorprese.

Durante il viaggio ho visto molti compagneros che camminavano usando i sandali (perchè non ci avevo pensato prima?), i quali possono fare la differenza. Io nell’ultimo anno ho comprato i Teva da trekking e, se potessi rifarlo, userei quelli alternati alle scarpe. Sono fenomenali e comodissimi (link Amazon per il mio paio).

5. Scarpe da trekking (già collaudate!)

Non c’è bisogno di scarponi da alpinismo: bastano delle scarpe da trekking leggere, ma devono essere testate prima. Non partire mai con scarpe nuove. Io avevo già fatto diversi allenamenti con le mie, eppure qualche vescica è arrivata lo stesso.

Nota importantissima: a meno che avete necessità particolari a livello di piede, vi consiglio di andare su un modello basico. La cosa più importante è la comodità e che non siano in Goretex o altri materiali. Un’amica conosciuta lungo il cammino indossava una scarpa della Quechua da 15€. Il risultato: 2 cammini (1800km e 0 vesciche)

Le scarpe sono il cuore del cammino: sceglile bene e trattale con cura.

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6. La conchiglia del pellegrino e la credenziale

Può sembrare un dettaglio, ma avere la conchiglia del Cammino di Santiago appesa allo zaino è qualcosa di speciale. Non solo perché è il simbolo del pellegrinaggio, ma anche perché ti unisce agli altri viandanti. Ogni volta che incrociavo qualcuno con la conchiglia, bastava uno sguardo per sentirsi parte della stessa avventura.

La credenziale invece ti dà la possibilità di soggiornare in tutti gli ostelli (e risparmiare un casino) lungo il cammino. La troverete praticamente ovunque, ma se avete perplessità la potete trovare anche online, ma lo sconsiglio.

7. Crema anti-frizione e cerotti per vesciche

Dopo i primi 30 km, capisci subito quanto siano importanti. La crema anti-frizione mi ha salvato da irritazioni fastidiose, mentre i cerotti Compeed sono stati i miei migliori amici contro le vesciche, soprattutto dopo le ultime tappe e alla povera Giulia che era piena di vesciche.

Mai sottovalutare la cura dei piedi: senza di loro, il cammino si ferma.

8. Power bank e caricatore del telefono

Può sembrare banale, ma durante il cammino non sempre trovi prese elettriche libere negli ostelli. Avere un power bank carico è fondamentale per non rimanere senza telefono. Non tanto per i social, quanto per la sicurezza, le mappe e le prenotazioni degli alloggi.

9. Camel bag o borraccia da 2 litri

Bere è fondamentale. Io avevo una camel bag da 2 litri che mi permetteva di idratarmi continuamente senza fermarmi. In alternativa, una borraccia va bene, ma la camel bag è più comoda quando sei sotto il sole e non vuoi perdere tempo a toglierla dallo zaino.

10. Telo leggero per i letti degli ostelli e un telo in microfibra per la doccia

Non tutti ne parlano, ma io lo ritengo essenziale: un telo leggero da mettere sul materasso. In alcuni ostelli la pulizia non era proprio impeccabile e, purtroppo, le pulci esistono. Questo piccolo accorgimento mi ha fatto dormire più sereno, anche se le pulci me le sono prese lo stesso.

Invece un telo in microfibra, tipo quelli della Decathlon molto economici, saranno una salvezza per le vostre docce o un tuffo al fiume. Ricordatevi il costume!

Altri oggetti utili da considerare

Oltre alle 10 cose fondamentali, nel mio zaino per il Cammino di Santiago avevo anche:

  • Crema solare: indispensabile nelle lunghe giornate sotto il sole.
  • Cappello o bandana: non solo per il caldo, ma anche per proteggersi dalla pioggia leggera.
  • Un piccolo kit di medicinali (ibuprofene, cerotti normali, disinfettante).
  • Un quaderno e una penna: per annotare riflessioni, contatti, emozioni.
  • Sacchetti in plastica: ottimi per separare i vestiti puliti da quelli sporchi.

Ma ricordatevi, meno porterete e meglio starete. So che va in contrapposizione con quello che è la nostra vita fatta di oggetti, comodità e consumismo degli ultimi anni, ma fidatevi, se lo rifacessi non mi porterei nemmeno il telefono.

il cammino di santiago - nuovi esploratori e Marco Orioni

Il Cammino di Santiago: una lezione di vita con lo zaino da trekking in spalla

Preparare lo zaino è quasi un rito. Ti rendi conto che la vita, alla fine, sta tutta lì dentro: poche cose, ma giuste. Durante il mio percorso da León a Finisterre ho imparato che non serve riempire lo zaino, anzi. L’essenziale basta e avanza.

La cosa più sorprendente è che, giorno dopo giorno, capisci che tutto quello che hai sulle spalle è davvero ciò che ti serve per vivere. Un pensiero che nella vita di tutti i giorni dimentichiamo, presi da mille oggetti inutili.

C’è anche chi il Cammino lo fa sotto le stelle, in tenda. Una cosa che all’inizio consideravo di fare, ma che poi, meditandoci su, mi fece rendere conto che in quel modo non avrei avuto la possibilità di condividere tutti i momenti con gli amici conosciuti. D’altronde in tenda ci dormo già spesso durante le estati con gli amici tra i boschi e le montagne.

Ma, hey! Ti interessa sapere dove dormire in tenda nelle Dolomiti rispettando l’ambiente e rimanendo sempre in regola? Allora devi leggere il mio ultimo articolo a riguardo.

E voi? Pensate di fare il cammino di Santiago prossimamente? Fammelo sapere qua sotto nei commenti!

Buon Viaggio!

Marco Orioni

Da 10 anni a questa parte ho visitato quasi tutta l’Europa e l’Asia. Ho fatto del viaggio e della crescita personale un motivo di vita che mi ha portato a scrivere un libro. All’alba dei trent’anni ho deciso di condividere le mie esperienze, sperando di poter aiutare qualcuno a vivere a pieno la propria vita, in viaggio e non.

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